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Volkswagen Beetle: il pop non passa mai di moda

Se la Golf rappresenta il cambio di passo per la Volkswagen, diventando un mito che conta ben 8 generazioni (fino a oggi), prima di lei fu il Maggiolino (Typ 1 per i tedeschi e Beetle per gli anglofoni) ad assumere il ruolo di simbolo per il marchio tedesco. Un modello unico, perché riuscì a motorizzare un intero Paese - la Germania - e risollevare economicamente e industrialmente uno Stato distrutto dalla guerra. Una vettura che fuori dai confini nazionali impersonò anche la controcultura hippie, grazie al suo “imprinting” democratico, che favorì la sensazione di libertà ed emancipazione. Solo la crisi energetica di metà anni 70, conosciuta con il termine di austerity, determinò il suo colpo di grazia: in quegli anni la Volkswagen viveva infatti una profonda flessione delle vendite, che poteva essere risollevata solo dall'introduzione di una vera novità, la Golf. Un contesto che portò dunque a dire addio al suo celebre quattro cilindri boxer raffreddato ad aria: è il 1974 quando l'ultimo esemplare di Maggiolino uscì dalla catena di montaggio di Wolfsburg. Ma non finisce qui, la perseveranza del modello (come viene anche raccontata dalla Disney con Herbie nel 1968) proseguì fuori dal Vecchio Continente, nel 1981 venne infatti avviata la produzione messicana della vettura, che portò il Maggiolino a raggiungere il picco di 20 milioni di esemplari prodotti.

Una replica in salsa restomod. Se fossimo nel modo reale, definiremmo la replica della Majorette un restomod. Infatti, l'aspetto vintage viene modernizzato grazie ai passaruota e ai paraurti maggiorati, che conferiscono un look più aggressivo al modello. L'assetto è ribassato, mentre il design delle ruote e la colorazione trasmettono sportività. Passando alla livrea della carrozzeria (speciale), notiamo un avvicinamento al mondo delle corse e un allontanamento dalla indole stradale, che conferisce al modellino un maggior appeal nei confronti dei più piccoli. Per il capitolo parti mobili, solo il cofano anteriore è apribile, mentre le portiere e il posteriore restano fissi (non c'è quindi un accenno al celebre boxer). Il peso della riproduzione è di 32 grammi, lunga 70,80 mm e larga 28,35 mm; al calibro abbiamo fatto passare anche l'altezza, con lo strumento che ha registrato 26,13 mm. La prova dinamica non è stata una delle migliori, come dimostra il terz'ultimo tempo nella prova cronometrata. Ma come sappiamo non sono solo le prestazioni a determinare il valore di un veicolo e nel caso di Majorette si può notare come, anche in formato giocattolo, il Maggiolino rimanga un mito senza età capace di catturare gli sguardi di grandi e bambini, grazie al suo “animo pop”. E se anche voi la pensate allo stesso modo, potete votarlo come auto preferita nelle stories del canale Instagram di Quattroruote.




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